Olivo , un rimedio naturale per la pressione arteriosa.
L’ipertensione arteriosa è oggi un problema di salute estremamente diffuso ed interessa moltissime persone in diverse fasce di età. La pressione è la forza con cui il cuore pompa il sangue per farlo fluire lungo i vasi sanguigni e dipende sia dalla quantità di sangue pompato, sia dalla resistenza opposta al flusso sanguigno. Sale e scende in base alle contrazioni del cuore: è massima durante i movimenti di contrazione (sistole) che spingono il sangue in circolo (pressione sistolica) ed è minima durante i movimenti di rilassamento (diastole – pressione diastolica). In età adulta si considerano valori normali di pressione arteriosa minimi (diastolica) e massimi (sistolica), rispettivamente, 75-80 mmHg e 115-120 mmHg
La pressione arteriosa
Quando la pressione arteriosa sale oltre questi limiti, ci possono essere i famosi picchi di pressione alta che altro non sono che una reazione di adattamento dell’organismo a stimoli esterni o condizioni fisiologiche interne. Molteplici sono questi fattori in grado di incidere sulle variazioni dei valori di pressione come lo stato psicofisico e salute generale dell’individuo, sesso, età , peso corporeo ecc. Se però questi fattori non vengono corretti e la pressione alta tende a cronicizzare, l’aumento costante risulta dannoso per cuore e cervello. Questo capita di solito quando i grandi vasi arteriosi sono induriti o contratti, perchè come avverrebbe in ogni banalissimo circuito idraulico, la pressione all’interno del torrente circolatorio aumenta e si diventa ipertesi, con sfiancamento a monte, a livello del cuore, o rotture a valle, con emorragie a livello di vari organi, in particolare in sede cerebrale. Le conseguenze dunque a lungo termine possono essere anche molto gravi ed è necessario intervenire prima di raggiungere e superare i livelli normalmente accettati di pressione massima e minima.
Oltre i farmaci di sintesi tradizionali, come quelli diuretici, ci sono rimedi efficaci anche in natura, a patto che si individuino le cause del problema e non si voglia sopprimere solo il sintomo. Se il fattore principale dello stato ipertensivo è un fatto fisiologico, quale l’invecchiamento, potremo intervenire con estratti di foglie di Olivo, se viceversa si tratta di un problema neurologico quale ad es. uno stato di ansia, nervosismo, agitazione che perdura nel tempo, saranno più indicati gli estratti di Biancospino.
L’olivo e le sue proprietà
L’olivo, nome botanico Olea europea L., è un albero sempreverde dai cui frutti, le olive, si ricava il preziosissimo olio, insaporitore delle nostre pietanze oltre che benefico per il nostro organismo grazie al contenuto in acidi grassi essenziali della serie omega 3. Ma non sono solo i frutti a rendere l’ulivo così prezioso: le foglie e i giovani getti infatti contengono principi attivi dotati di diverse proprietà salutistiche. Da sempre è’ considerato pianta importantissima, addirittura risalendo alla mitologia greca, si racconta che quando gli dei gareggiarono per fare all’umanità il dono più utile vinse Minerva, che, appunto, fece nascere dalla terra l’Olivo. Gli egiziani, i Greci ed i Romani attribuivano molteplici proprietà terapeutiche a questa pianta, che sotto forma di olio o di preparati ottenuti dalle foglie veniva impiegato nella cura di diverse malattie, sia per via interna che per applicazioni esterne.
Il decotto di foglie era utilizzato principalmente come febbrifugo: diversi testi antichi infatti riportano testimonianze circa l’uso delle foglie da parte di popolazioni locate in aree mediterranee e mediorientali per contrastare epidemie di febbre, anche malarica, e ci sono testimonianze che riguardano anche potenti effetti disintossicanti e diuretici
La ricerca e lo studio
Moderni studi scientifici hanno dimostrato l’azione e anche gli effetti ipotensivi, dovuti principalmente ai principi attivi contenuti nelle foglie d’ulivo, in particolare l’oleuroposide, che è in grado di ridurre la pressione arteriosa sia favorendo la vasodilatazione periferica, sia agendo sul metabolismo del rame. Questa azione rende l’ulivo particolarmente adatto per la risoluzione di ipertensione essenziale arteriosa di grado modesto, per l’ipertensione di origine renale, menopausale o aterosclerotica. La riduzione della pressione non è dovuta ad un’azione deprimente sul cuore, come succede ad esempio nel caso degli abusatissimi betabloccanti, ma a vasodilatazione periferica. L’attività cardiaca viene migliorata, la muscolatura arteriosa si rilassa e la pressione cala. Questa azione di rilascio dello spasmo vasale si esercita anche, assai utilmente, a livello coronarico e si ha quindi anche una migliore irrorazione sanguigna del muscolo cardiaco, utile anche nei soggetti con pressione normale o bassa.
Azioni a livello vasale e metabolico
Ma l’olivo, a livello vasale, svolge un’altra importantissima azione che è quella ipolipemizzante e anti-aterosclerotica: grazie al contenuto in acidi grassi polinsaturi, infatti, è in grado di ridurre i livelli di colesterolo cattivo (LDL) responsabile della formazione di placche e trombi, e aumentare quello di colesterolo buono (HDL) che invece si comporta da spazzino ripulendo i vasi dagli accumuli di LDL e altri scarti lipidici.
Infine, un’altra importantissima azione a livello metabolico è quella ipoglicemizzante: i principi attivi dell’olivo si sono mostrati in grado di ridurre i livelli di glucosio nel sangue e si sono dimostrati ottimi coadiuvanti nel trattamento delle forme diabetiche lievi non insulino-dipendenti.
Spesso quindi questo trattamento a base di foglie di olivo determina anche una riduzione benefica della glicemia, dell’uricemia e del colesterolo.